Unione Italiana Lavoratori -
Coordinamento Università


Cari colleghi,
a seguito di un incontro del nostro direttivo e di una riunione degli iscritti, vi portiamo a conoscenza della missiva inviata al Segretario Nazionale della nostra Confederazione, al fine di discutere il nuovo contratto nazionale con incluse le nostre osservazioni.

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In previsione del rinnovo contrattuale del personale tecnico - amministrativo del comparto Università questa Segreteria ritiene necessario sintetizzare le proposte approvate in Assemblea dagli iscritti della UIL - P.A. dell'Università di Firenze:

  1. gli aumenti retributivi devono essere commisurati all'inflazione reale per compensare la perdita del potere di acquisto degli attuali stipendi causata dall'introduzione dell'Euro;
  2. si avverte la necessità di rafforzare le relazioni sindacali (Artt. 3 e seguenti) con l'obbligo del confronto negoziale tra Amm.ne e Sindacati su tutti gli argomenti in materia di Statuto dei diritti dei lavoratori. Per ogni argomento oggetto di negoziazione dovrà essere redatta e sottoscritta dalle parti una relazione da inviare all'ARAN ed alle Segreterie Nazionali dei Sindacati Confederali di categoria;
  3. il periodo di prova (art. 17) deve essere ridotto a due mesi eliminando il riferimento al servizio prestato;
  4. è necessario limitare ai servizi non strategici il ricorso a forme di lavoro precario (Artt. 18 e seguenti) che deve comunque essere oggetto di contrattazione decentrata;
  5. fermo restando il divieto di prestazione di lavoro straordinario nel rapporto di lavoro a tempo parziale orizzontale (Art. 18), il contratto deve prevedere la possibilità di recuperare il lavoro extra - orario prestato su richiesta ed autorizzazione dell'amm.ne;
  6. deve essere prevista la possibilità di assunzione a tempo determinato anche per periodi superiori a cinque anni complessivi (art. 19) e, analogamente a quanto previsto nei contratti europei, deve essere possibile assumere con contratti quinquennali chi ha già lavorato nelle pubbliche amm.ni per almeno due anni complessivi;
  7. i progetti previsti per l'attivazione del telelavoro (Art. 20) devono essere presentati entro un periodo di tempo stabilito e devono considerare gli aspetti collegati a situazioni di disagio familiare: presenza di portatori di portatori di handicap e di invalidi che richiedono cure continue, presenza di figli di età inferiore ai 10 anni; vedovi/e, divorziati/e con figli di età inferiore agli 11 anni;
  8. è necessario ridurre gli effetti penalizzanti dell'attuale contratto nei confronti dei lavoratori assenti per malattia ed in particolare quelli colpiti da gravi patologie (Art. 34);
  9. occorre attribuire un valore certo ed obbligatorio alla formazione professionale (Art. 45) ai fini della progressione in carriera stabilendo percorsi formativi da individuare con la contrattazione decentrata;
  10. oltre ai trasferimenti del personale di comparto (art. 46) il contratto deve prevedere la mobilità volontaria fra l'Università e le altre Amm.ni Pubbliche nel rispetto della categoria di origine e dando priorità a quei trasferimenti motivati da gravi situazioni di disagio familiare;
  11. occorre migliorare e rendere certe le procedure di progressione economica all'interno della categoria (art. 56), riducendo a due gli anni di servizio maturati nella posizione economica immediatamente inferiore ed incrementando le relative risorse;
  12. in caso di riorganizzazione dei servizi istituzionali che richieda più elevate professionalità la progressione verticale nel sistema di classificazione (art. 57), deve essere oggetto di contrattazione decentrata, immediata e riguardare tutto il personale coinvolto;
  13. il contratto nazionale deve regolamentare il trattamento di missione prevedendo un congruo adeguamento della relativa indennità.

Oltre al documento di cui sopra è stata allegata un'ulteriore comunicazione trascritta da un gruppo di E.P. Coordinati dal nostro componente del Direttivo e attuale rappresentante nelle RSU, Aldo Montaghi, documento nel quale sono segnalate alcune osservazioni che gli appartenenti a questa categoria ritengono doveroso affrontare.

Firenze, 5.12.2002

Aggiornato il 6/12/2002