Unione Italiana Lavoratori -
Coordinamento Università


Cari colleghi,

questo periodo ci ha visti particolarmente occupati sia all'interno del nostro comparto, sia negli impegni Provinciali e Confederali della UIL Pubblica Amministrazione. Merita sottolineare con un flash il nostro intervento alla Conferenza Regionale di Organizzazione dove abbiamo ribadito l'importanza del diritto ad un lavoro stabile per tutti, in controtendenza rispetto alla diffusione del lavoro precario nella società della nuova globalizzazione (si parla già di Post-Globalizzazione), e la necessità di una maggiore attenzione governativa nei riguardi dell'Università e della Ricerca nel nostro attuale contesto sociale. Quest'ultimo concetto deriva da esternazioni di personalità indiscusse e apprezzate da tutti come il Papa, il Presidente della Repubblica, il Presidente della Commissione Europea. Un impegno, il nostro, che non si è limitato alla semplice riflessione ma che è stato l'inizio di un avvicinamento ai lavoratori a tempo determinato del nostro Ateneo. Infatti, da una prima riunione con alcuni precari è nato un documento che obbliga il nostro Sindacato ad una serie di iniziative mirate alla soluzione del problema legato al loro rapporto di lavoro con l'Università.

Per quanto riguarda il personale tecnico e amministrativo di ruolo è opportuno far presente che, definiti i procedimenti legati agli strumenti contrattuali per le progressioni orizzontali e verticali (artt. 56 e 57 C.C.N.L.), l'Amministrazione ha dato avvio al bando di selezione art. 57 dopo che è stato formalizzato il fabbisogno triennale del personale e redatto il regolamento per l'applicazione. Oggi siamo in attesa dei provvedimenti che porteranno tutto il personale, esclusi ovviamente gli apicali, alla progressione economica di una classe stipendiale con decorrenza giuridica ed economica dal 1° gennaio 2004 (art. 56) ed allo scorrimento di una categoria di 455 colleghi con l'art. 57, come riportato dal bando, che dovrà essere riapplicato nel biennio 2005-2006 per ulteriori 81 scorrimenti dopo altrettante nuove assunzioni, secondo la programmazione del fabbisogno triennale del personale tecnico e amministrativo e Finanziarie permettendo. Contestualmente all'applicazione delle procedure, l'Amministrazione provvederà al recupero delle quote di incentivazione delle Tabelle A e B legate al processo di riposizionamento del Protocollo d'intesa dell'aprile 1999. Ambedue gli strumenti contrattuali hanno in bilancio la necessaria copertura finanziaria che addirittura consentirà un certo risparmio una volta concluse le rispettive procedure selettive. Ciò considerato, in questa fase sarà assolutamente necessaria l'attenzione di tutti noi Rappresentanti Sindacali affinché questi risparmi confluiscano nella produttività collettiva da distribuire ai tecnici e amministrativi delle categorie B, C e D: per contratto gli EP non possono percepire alcun salario accessorio. Inoltre, per gli attuali criteri contrattuali di costituzione, il Fondo per le progressioni economiche e per la produttività collettiva ed individuale non dovrà essere decurtato dal costo dell'art. 56 e quindi il salario accessorio per la produttività collettiva ed individuale non potrà essere ridotto, salvo rivederne con l'Amministrazione gli importi che il contratto indica "a discrezione": eventuali risparmi e risorse aggiuntive e voci che vanno da un minimo ad un massimo. Ma questo sarà nostro compito, delle R.S.U. e anche delle altre OO.SS. di Ateneo. Sarebbe infatti intollerabile che il costo del maggior impegno richiesto dall'Amministrazione a tutto il personale tecnico e amministrativo per far fronte alle esigenze riorganizzative citate in premessa all'accordo sottoscritto il 28 gennaio 2004 venisse ancora una volta sostenuto dagli stessi lavoratori con il loro salario accessorio. L'esperienza ci consiglia di fare attenzione perché, subito dopo la seconda applicazione dell'art. 74 del C.C.N.L., l'Amministrazione recuperò le quote incentivanti delle tabelle A e B dai vincitori ai quali l'allora Dirigente dell'Area Risorse Umane inviò contestualmente una lettera di congratulazioni che ebbe il sapore di una beffa perché l'aumento della retribuzione non copriva in genere la trattenuta.

Occorre fare un'ultima considerazione a nostro giudizio positiva: l'applicazione dell'art. 56 obbligherà l'Amministrazione ad inserire in bilancio, nella voce di spesa "stipendi al personale tecnico-amministrativo", un importo maggiorato che, vivaddio!, non potrà più essere messo in discussione, mentre sappiamo come, in questi ultimi tempi, sia diventato "ballerino" il salario accessorio.

L'aumento sarà pensionabile e questo è un segno ben più concreto ed utile della medaglietta di fedeltà, placcata in oro, consegnata ai pensionati durante l'inaugurazione dell'anno accademico.
Inoltre in questo contesto non dovremo dimenticare di:

  • concertare una risoluzione sulle modalità di acquisizione dei crediti formativi;
  • effettuare un'analisi per un'ottimizzazione organizzativa dei Poli;
  • individuare percorsi idonei a rendere trasparenti le attribuzioni di Responsabilità specialistiche e di Coordinamento, analizzando le aree una per una;
  • dedicare attenzione al nuovo sistema pensionistico al fine di intraprendere indirizzi migliorativi all'interno del nostro Ateneo.

Dovremo inoltre affrontare altri problemi: in particolare si tratterà di individuare percorsi e azioni risolutive relativamente al PERSONALE SOCIOSANITARIO ed ai SEGRETARI AMMINISTRATIVI.

Infine, notizia dell'ultimo minuto, abbiamo appreso da alcuni colleghi che diversi esercenti avrebbero intenzione di non accettare più i nostri buoni mensa a pagamento delle consumazioni, qualora si verificasse un aumento delle spese di commissione dal 5 al 9%.

Chiederemo pertanto al Rettore ed al Direttore Amministrativo di verificare urgentemente la veridicità di quanto ventilato e, in caso di conferma, di provvedere alla sospensione del servizio con la ditta appaltatrice ed al ritiro dei buoni mensa inutilizzati con conseguente accredito degli importi corrispondenti in busta paga.

Il Direttivo UIL - P.A. di Ateneo

Firenze, 27-02-2004

Aggiornato il 04/03/2004