Unione Italiana Lavoratori -
Coordinamento Università
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Cari colleghi, esiste la tendenza, senza crederci, di attribuire ai politici e ai sindacalisti la possibilità di modificare il futuro a proprio piacimento. L’attualità mette in crisi questa “credenza” a causa di una specie di corto circuito creato da: potere politico, potere sindacale e potere dirigenziale che porta alla soppressione della parola certezza. In proposito, analizzando con critico sarcasmo i problemi del nostro Ateneo, ci viene da dire che mai come adesso è stata tanto appropriata la seguente frase, scritta da Lorenzo il Magnifico nel quindicesimo secolo, rispetto agli avvenimenti della realtà che ci caratterizza: "Quant’è bella giovinezza che si fugge tuttavia! Chi vuol esser lieto, sia: del diman non v’è certezza." “Quant’è bella giovinezza che si fugge tuttavia” - La cosa che ci viene in mente derivante da questa frase è il futuro dei precari e degli appartenenti alla graduatoria del concorso per 45 posti di tecnico amm.vo; subito dopo ci vengono in mente gli aumenti di stipendio contrattuali e in proposito va detto che alcune Università (Milano, Bologna, Parma) hanno ottenuto la corresponsione della vacanza contrattuale, inoltre molti Atenei hanno già concluso i passaggi verticali di carriera. In relazione a ciò ci domandiamo: quanti anni dovranno passare prima di avere un aumento di stipendio? Saranno ancora giovani i vincitori del concorso prima di essere chiamati a prestare servizio? E quanti anni avranno i precari prima di essere assunti a tempo indeterminato? Noi ci auguriamo che tale periodo di attesa sia meno di quanto il Governo e il Direttore Amm.vo rimangano in carica. “chi vuol esser lieto, sia" – Questo periodo ci mette di fronte ad una realtà particolarmente dura: l'invito a non aspettare troppo e vincere la delusione che deriva dal constatare che si è perso solo tempo, dato lo stravolgimento in atto di quanto concordato. “del diman non v’è certezza” – Quest’altra frase ci rende chiaro il perché; in quanto, quando tutto sembra scontato e quando giustizia sembra fatta, non esiste al momento niente di meno sicuro del certo. Infatti le batoste sono iniziate dopo le applicazioni degli accordi: l’eliminazione dell’indennità di rientro pomeridiano, il recupero della RIA, la revisione del trattamento accessorio, la trasformazione delle indennità di responsabilità, il possibile slittamento delle prove di selezione a causa della riapertura dei termini di presentazione delle domande per il recupero dei partecipanti all’art 74 del vigente CCNL. Come possiamo constatare, viene meno il significato che si è sempre dato alla parola certezza:
A questo punto pensiamo che la cosa migliore sia: essere LIETI durante le ferie per recuperare la carica che ci permetterà di affrontare con energia l’incerto futuro che ci porta al doveroso impegno di riprendere ciò che ci è stato tolto e crediamo di riuscire in questo recupero attraverso una rigida applicazione del nuovo CCNL (quando sarà siglato). Riguardo agli ultimi fatti riteniamo che:
Concludendo, alla luce dello stravolgimento in atto degli accordi decentrati, come abbiamo già detto in sede di contrattazione, è fondato credere che l’Amm.ne abbia interlocutori sindacali che oltre alla capacità di stipulare accordi sappiano anche renderli giuridicamente inattaccabili e per quanto ci riguarda significa che prima di firmare sarà necessario avere una valutazione del nostro Direttivo Nazionale. BUONE FERIE A TUTTI. Il Direttivo UIL-P.A. di Ateneo Firenze, 21-07-2004 |
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Aggiornato il 26/07/2004
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