Unione Italiana Lavoratori -
Coordinamento Università


Cari colleghi,

da un po’ di tempo alcuni argomenti che ci riguardano direttamente vengono risolti dall’Amm.ne con un atteggiamento restrittivo unilaterale definibile: “riesame del passato”. Avrete sicuramente capito che facciamo riferimento alle somme che “verranno detratte”, relative alla RIA e alla interruzione delle responsabilità specialistiche ad alcuni colleghi che continuano a fare lo stesso lavoro che facevano durante il periodo dell’attribuzione delle responsabilità. L’amm.ne considera inoltre illegittimo l’attuale accordo sull’accessorio perché tale trattamento, secondo loro, non deve essere dato a tutti e non può essere dato in parti uguali in quanto “i rilievi degli organi di controllo” non lo permettono.

A questo proposito la controparte ha chiesto di costituire una commissione tecnica per stabilire l’utilizzo delle cifre che verranno usate per il trattamento accessorio e in che modo verranno assegnate. Definendo Il tutto “normalizzazione degli atti illegittimi”. In questo momento non c’è niente di certo neppure relativamente agli idonei delle graduatorie alle selezioni per una futura applicazione dell’art. 57 in quanto l’unica possibilità reale è che: i posti che si liberino e che i soldi che avanzano vengono utilizzati per tali finalità.

L’Amm.ne ha inoltre dato la disponibilità a individuare variazioni nelle cifre da utilizzare per il trattamento accessorio.

A questo punto sono evidenti le difficoltà per l’attuazione della concertazione, considerando che la controparte non si rende conto di una cosa semplicissima e cioè che: non emerge alcun buon risultato qualitativo quando si determinano competizioni stipendiali fra il personale che ha la medesima operatività, creando un disagio che lascia stupiti soprattutto i lettori più attenti dei quotidiani che leggono troppo spesso dei disservizi di musei, segreterie studenti, biblioteche e laboratori informatici dell’Università e della difficoltà di attuare la sicurezza.

Noi riteniamo che la sfida di tutte le parti che hanno potere decisionale nell’Ateneo debba essere quella di creare il funzionamento ottimale di tutti i servizi, garantendo maggiori incentivi al personale finché non si avrà un adeguamento delle professionalità e un incremento del personale.

È in relazione a queste considerazioni che nell’evoluzione dell’incontro del giorno 30 giugno ’04 abbiamo riferito all’amm.ne che Chiederemo al nostro Coordinamento Nazionale di occuparsi direttamente dei seguenti argomenti:

  1. revisione delle responsabilità attribuite dal D.D. 416;
  2. individuazione di soluzioni per il recupero della RIA.

Considerando che nel primo caso, non c’è stato nessun confronto con le OO.SS. e, nel secondo caso la proposta di ridurre la cifra da ridare non è stata accettata, anzi l’Amm.ne ha ritenuto di essere stata particolarmente magnanima nel non chiedere interessi e nel mostrarsi disponibile ad una rateizzazione decennale del recupero.

Il Direttivo UIL-P.A. di Ateneo

Firenze, 01-07-04

Aggiornato il 19/07/2004