Unione Italiana Lavoratori -
Coordinamento Università


Cari colleghi,
vi informiamo che la nuova gestione tecnico/amm.va sta garantendo il proseguimento del lavoro iniziato nella precedente gestione, quindi quello che ci interessa esaminare è legato ai temi affrontati prima dell'arrivo del nuovo Dir. Amm.vo, abbiamo iniziato con: Contratti di formazione lavoro, Poli, Indennità di rientro pomeridiano.
Ci limiteremo a trattare sinteticamente questi temi, evidenziandone i contenuti di base.

  1. Contratti di formazione lavoro - Noi riteniamo che questa tipologia di assunzioni sia una delle alternative attuabili in considerazione del blocco di assunzioni a tempo indeterminato per il pubblico impiego. Negli ultimi tre anni la nostra Università ha assolto parte dei propri impegni con il ricorso al personale a tempo determinato che si è guadagnato la stima di tutti e quindi è necessario trovare delle soluzioni che rendano possibile l'assunzione in pianta stabile. In questa ottica approviamo i contratti di formazione lavoro, che pure trovano un limite nell'età stabilita per la loro stipula, e ne sollecitiamo l'estensione a tutte le aree presenti nell'Ateneo.
  2. Poli - Abbiamo ascoltato la illustrazione del progetto direttamente dai Coordinatori e ci pare opportuno segnalare la nostra impressione: cioè che l'evoluzione di queste strutture è ancora sperimentale e sarà così ancora per molto tempo e solo dopo un lungo periodo si potrà riscontrare in essi una reale autonomia ed un reale vantaggio organizzativo.
  3. Indennità di rientro pomeridiano - La filosofia generale è quella di non perdere una Lira/Euro rispetto all'attuale corresponsione. Le proposte discusse nel tempo sono state molte, le ultime sono state improntate sulla individuazione di una modalità totalmente conforme ai vincoli della normativa vigente. La proposta che sta prendendo consistenza è collegata alla possibilità di incrementare il fondo per la produttività collettiva di un importo annuale pari a quella della attuale indennità di rientro pomeridiano. Da questo orientamento iniziale si sta manifestando una proposta integrativa, ancora in discussione, e che ci auspichiamo porti ad una posizione unitaria delle OO.SS., che prevede un incremento del fondo.

Passiamo adesso a fare alcune considerazioni:
da troppe parti arrivano segnali di giustificato nervosismo e in alcuni casi di rassegnazione. Per questo oggi siamo decisi a percorrere una strada che permetta di attuare gli accordi, con una posizione distinta dalle altre OO.SS. se necessaria; infatti riteniamo che non si possa più considerare una vittoria totale l'aver ottenuto il trattamento accessorio con le modalità vigenti, la percentualizzazione sul processo di autovalutazione, le 94.000 Lire di quota di incentivazione di primo impatto sul riposizionamento e l'ulteriore quota integrativa, l'indennità di rientro pomeridiano, perché un percorso partito nel 1998, e formalizzato con un accordo sottoscritto nell'aprile del 1999, è ancora fermo e addirittura non si riesce ad applicarlo in tempi certi e nonostante lo consideriamo il migliore metodo per applicare le indicazioni politiche e normative (efficacia, efficienza, economicità), riteniamo che è passato troppo tempo per attuare l'espletamento di questo percorso di valorizzazione delle competenze.

Come abbiamo detto all'inizio, siamo fra coloro che preferiscono mettere in pratica le teorie e ci auguriamo che anche il nuovo Direttore Amm.vo preferisca i fatti alle parole e per questo motivo ci aspettiamo un confronto basato su regole trasparenti, su un sincero scambio di opinioni e sull'applicazione degli accordi che scaturiscono dal confronto.

Il Direttivo UIL-P.A. di Ateneo

Firenze, 2.12.2002

Aggiornato il 6/12/2002