Unione Italiana Lavoratori -
Coordinamento Università


Cari colleghi,

la situazione riguardante la contrattazione in questo Ateneo è divenuta particolarmente complessa rispetto agli indirizzi provenienti dalla Amministrazione, dalle RSU e dalle OO.SS.: in merito è bene precisare che la RSU è attualmente costituita da una maggioranza assoluta della CGIL e che nessuno dei Segretari delle altre OO.SS. fa parte di questa rappresentanza a seguito delle dimissioni dei Segretari CISL e UIL, quindi è evidente che chi si trova a dovere affrontare le riunioni delle RSU avrà una forza decisionale limitata così, il potere contrattuale dei lavoratori sarà individuabile esclusivamente nelle contrattazioni ufficiali attraverso la partecipazione dei Segretari di tutte le OO.SS. La trattativa diventa di nuovo il solo punto di confronto e di potere decisionale. Per quello che ci riguarda, siamo sicuri che i percorsi che individuerà il nostro rappresentante durante le riunioni saranno in sintonia con quelli decisi dal nostro direttivo.

Fatta questa doverosa premessa, riteniamo necessario comunicarvi quanto è difficile affrontare i temi del confronto nella contrattazione decentrata per le liti continue fra i Segretari di CGIL e CISL. A noi non interessa chi ha ragione, sappiamo soltanto che attraverso questa consuetudine viene limitata irrimediabilmente la possibilità di contribuire alle decisioni che scaturiscono dalla discussione. La logica ci porta ad invitare le OO.SS. CISAPUNI e SNALS (se si sentano in grado di affrontare i temi contrattuali in modo indipendente) a chiedere, come noi abbiamo fatto, di discutere con l’amm.ne l’ipotesi di protocollo consegnata il 07-02-02 dal Dir. Amm.vo.

A questo punto riassumiamo in sintesi la proposta di protocollo di intesa consegnataci il 07-02-02 dal Dir. Amm.vo. Con tale documento, la controparte si impegna a predisporre un piano di riclassificazione giuridico ed economico del personale garantendo al 90% di esso, un passaggio di categoria e anche più di una categoria attraverso procedure concorsuali (corso/concorso), ciò considerando anche un piano di mobilità volontaria per i posti da coprire e garantendo un piano di formazione adeguato a queste esigenze, il tutto utilizzando e rivalutando i fondi già disponibili.

In merito all’esame del documento suddetto proponiamo alcune modifiche che non sono monopolio della UIL ma si rifanno a quanto suggerito da molti di voi che ci leggono: per questo ci sentiamo particolarmente desiderosi di portarne avanti i contenuti.

L’Amministrazione intende procedere in tempi rapidi all’applicazione degli articoli 74 e 57 del contratto con decorrenza dal 31/12/2000 (art. 74) e 1/7/2002 (art. 57) per non meno del 90% del personale. Circa 175 colleghi che aspirano a riposizionarsi nelle categorie più elevate dovranno attendere ancora un pò, nell’ambito del triennio di riferimento per la prevista "Programmazione triennale del fabbisogno di personale". Francamente ci sembra un’attesa troppo lunga per rimediare a diffuse situazioni di sottoinquadramento, purtroppo concrete nel nostro Ateneo, e considerati i modesti gap da colmare con la formazione che emergono dalle schede di autovalutazione a suo tempo presentate da tutti i colleghi. I tempi per il definitivo riposizionamento possono essere ridotti utilizzando l’articolo 24 del contratto con gli incarichi temporanei da trasformare in organico con il concorso per i posti vacanti. Inoltre, non tutto il Personale attualmente in servizio avrà un beneficio dall’applicazione del contratto: i vecchi EP rimarranno nella loro attuale classe stipendiale quindi saranno discriminati rispetto alle altre categorie non avendo avuto nessuno scatto stipendiale, è sottinteso che l’amministrazione debba considerare questo dato negativo.

Noi discuteremo questa ipotesi di accordo e dopo averne approfondito i contenuti, daremo la disponibilità a firmarlo. Ci auguriamo di farlo insieme a CISAPUNI e SNALS e speriamo di vedere nel documento finale anche le firme di CGIL e CISL.

Per finire comunichiamo che per quanto riguarda la indennità di orario disagiato noi riteniamo possibile discuterne i contenuti, ma intendiamo individuare una formula diversificata di elargizione di questa indennità attraverso un aumento della mensa e differenziando la elargizione della stessa. Per intenderci, non solo in buono mensa.

Il Direttivo UIL – P.A. di Ateneo

Firenze, 19-02-2002

Aggiornato il 21/02/2002