Unione Italiana Lavoratori -
Coordinamento Università


Cari colleghi,

è il momento di fare il punto della situazione per ridurre il nervosismo che attualmente aleggia in relazione ai tempi di applicazione del riposizionamento. Come ho sempre detto il CCNL impone un elevato numero di temi da affrontare attraverso interventi sindacali ed è diventato impossibile risolverli tutti senza che si presentino ostacoli imprevisti. L’ultimo imprevisto è scaturito dagli incarichi dirigenziali, i quali secondo l’Amm.ne sono stati assegnati con la massima legalità e trasparenza, mentre secondo alcuni candidati che hanno partecipato alla medesima selezione (come dimostrano le loro dimissioni dagli incarichi conferiti) non avrebbero seguito il percorso legale richiesto per tali funzioni.

La nostra O.S. si sta adoperando al fine di stabilire una logica che permetta di individuare percorsi trasparenti, che garantiscano agli interessati l’autentica interpretazione delle normative vigenti.

Quello che a noi sta particolarmente a cuore comunque è il fatto che da un mancato coordinamento o da un aspetto decisionale errato che parte dal vertice, venga a ricadere qualunque colpa a livello esecutivo perché il più evidente dell’inadempienza compiuta. Pertanto noi combatteremo qualsiasi persecuzione venga adoperata ai danni dei lavoratori quando la vera inefficienza è il mancato coordinamento delle risorse e la non ottimizzazione delle procedure, cioè tutti aspetti che fanno parte dell’attività direttiva. Ecco perché noi rimaniamo sempre vigili anche per situazioni (quali la scelta di un Dirigente) che apparentemente non ci coinvolgono.

Infatti, se da una parte è vero che i dirigenti se li sceglie l’Amm.ne, dall’altra è altrettanto vero che la conformazione degli uffici e il numero di essi deve essere concordato fra le parti (come prevede il CCNL). Nel nostro caso il 21 dicembre l’Amm.ne ci ha consegnato la nuova struttura organizzativa dell’Ateneo e, anche se noi OO.SS. non abbiamo voluto discuterla (anzi in merito abbiamo dichiarato lo stato di agitazione), il giorno stesso la Direzione Amm.va ha conferito incarichi dirigenziali con contratti di diritto privato per un totale di svariati miliardi l’anno. A spregio della nostra opposizione, l’Amm.ne ha avuto la sfrontatezza di dire che per il riposizionamento le attuali risorse sono insufficienti e ci ha trasmesso la formalizzazione degli incarichi, attribuiti il 21 dicembre, il giorno 4 gennaio.

Il 10 gennaio 2001 alle 20,30 circa è terminato un incontro fra Amm.ne, RSU e OO.SS. dove la controparte ha illustrato una proposta che raggruppava a loro parere le reciproche esigenze delle parti.

In ultima analisi, la soluzione dell’Amm.ne è individuata nella possibilità di procedere al riposizionamento garantendo una somma che si avvicina all’ammontare stabilito dal protocollo, garantendo le 94000 Lire di primo impatto unendole ad altre voci stipendiali. Le successive posizioni scaturite dalla discussione sono rimaste in sospeso con la promessa di un nuovo incontro per la definizione di un iter comune. In linea di massima dovrebbe rimanere il trattamento accessorio (larga parte) e dovrebbero essere date delle cifre percentualmente differenziate a seconda della richiesta di riposizionamento, inoltre verrà garantito a tutti almeno uno scatto di livello stipendiale.

Dopo questa proposta la nostra O.S. ha espresso una moderata soddisfazione considerando giusto confrontarci con le altre componenti della RSU per concordare una strategia comune. Successivamente a una sospensione dell’incontro voluta dalla RSU, ogni membro della stessa ha espresso le proprie posizioni, la nostra è stata quella di invogliare tutti i rappresentanti presenti a individuare collegialmente il modo di uscire dalla trattativa con qualcosa di concreto perché ciò è quanto richiesto da voi colleghi. Nel proseguimento della discussione la nostra O.S. è stata l’unica ad avere detto che, pur essendo soddisfatta dall’andamento dell’incontro, voleva un segnale di buona volontà da parte dell’Amm.ne dando nella busta paga di gennaio 2001 almeno un aumento delle 94000 Lire, richiesta che non è stata accolta dalla controparte, né sostenuta dagli altri rappresentanti della R.S.U.

Il 16 e il 22 gennaio ’01 ci sono stati due nuovi incontri dai quali sono stati individuati i primi passi formali e stabilita una cifra di "7.000.000.000" (vedere volantino R.S.U. n° 2/2001). Oggi siamo sconcertati in quanto, nonostante i continui messaggi da parte dei colleghi di incoraggiamento ci troviamo anche a far fronte a divergenze sindacali, data la capacità distruttiva dimostrata in ogni occasione da una famosa e conosciuta O.S. del nostro Ateneo. E’ arrivato il momento di fare capire alla controparte (a meno che il giorno 30 p.v. non si firmi un accordo definitivo) che non siamo più disposti a tollerare comportamenti che portino ad ulteriori perdite di tempo: o verrà deciso un percorso che porti immediatamente al riposizionamento oppure procederemo a scioperare o a vertenze sindacali per far rispettare quanto firmato dall’Amm.ne nell’aprile del 1999.

La Segreteria UIL-P.A. di Ateneo

Firenze, 25-01-2001

Aggiornato il 15/11/2001