Unione Italiana Lavoratori -
Coordinamento Università


Cari Colleghi ,

ci siamo resi conto, durante le assemblee, che la riorganizzazione del personale ha creato molti interrogativi che tenteremo di chiarire con questo comunicato.

Entrando nel merito, secondo noi le preoccupazioni espresse sono tutte fondate ma, se ci sarà unità nella maggioranza delle R.S.U., sarà possibile eliminare buona parte dei problemi.

Inizio con l’interrogativo più sentito: - Quando il nuovo contratto nazionale entrerà in vigore cosa succederà?

In questo momento non è possibile rispondere perché il C.C.N.L. continua ad avere alti e bassi. Oggi sembra che esistano le basi per firmarlo, domani non si sa. Con questo sistema si allungano i tempi in modo spropositato. Comunque se venisse firmata l’ultima versione per noi sarebbe difficile poter fare la riorganizzazione nel modo che desideriamo.

Adesso ci conviene (visto lo stato confusionale del sindacato confederale) velocizzare al massimo le procedure e, proprio per velocizzarle è necessario concordare definitivamente con la controparte che chi chiede una riallocazione pari o inferiore a due livelli non ha bisogno di partecipare all’esame pre selettivo.

Passo adesso ad un altro interrogativo emerso dal dialogo, ossia: gli attuali terzi, quarti, quinti e sesti livelli che saranno bocciati alla preselezione che fine faranno?

Le possibilità, in questo momento sono due:

  1. continuare a fare quello che si sta facendo, con la IV M.Q..
  2. entrare nell’area gestione e sviluppo e essere inquadrato nella terza M.Q. (se si sono svolti compiti tecnico/amministrativi).

Altri colleghi si preoccupano perché questi ruoli, così come sono, racchiudono troppe conoscenze e richiedono un livello di preparazione troppo elevato.

Per questo problema la nostra O.S. si impegnerà affinché siano accolte le modifiche che verranno segnalate e siamo convinti che faranno altrettanto anche la maggioranza delle R.S.U. e le altre OO.SS.. Inoltre dovremo trovare un accordo con l’amm.ne sulle materie che dovranno essere oggetto di verifica e quelle che dovranno essere oggetto di esclusiva formazione.

Infine riteniamo opportuno rispondere a chi ritiene questa riorganizzazione una sanatoria.

Una sanatoria si può definire tale se il risultato che ne deriva è uguale per tutti, questa riorganizzazione permette, a chi lo desidera, di dimostrare la propria preparazione e a chi da tempo svolge una attività superiore a quella riconosciuta un minimo di gratificazione.

Per concludere riteniamo importante che ogni dipendente tecnico amm.vo, faccia sapere attraverso un messaggio eventuali spostamenti e/o trasferimenti voluti da amm.ne e/o direttori delle strutture decentrate senza che ci sia accordo fra le parti (escluso accordo biblioteche) perché, in questo caso è dovere delle OO.SS. intervenire immediatamente.

p. la Segreteria UIL-P.A. di Ateneo

(Alessandro Fusco)

 

Firenze, 21-04-2000

Aggiornato il 15/11/2001